L'Idle Cricket
Club
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Già più di quattro secoli fa
(come è dimostrato dallo stemma che viene qui riprodotto)
il gufo rampante su due rapanelli incrociati associato al
motto "L'om l'è l'om" formava l'impresa di un finora
sconosciuto gruppo dedito a misteriose pratiche, e solo la
stupefacente forza del caso ha portato l'Idle Cricket Club
a adottare il medesimo stemma.
Il club attuale è stato fondato nel 1988 da un gruppo di
giovani lodigiani guidati da Paolo Riccaboni (primo presidente a animatore
dell'Idle) e dai suoi fratelli Marco e Vittorio. Alcuni soci e giocatori della prima
era giungevano da altre squadre, Milan e Como, e
potevano dunque vantare una seppur minima esperienza;
tutti gli altri sono scesi in campo semplicemente per
amore dell'avventura e del gioco.
La prima partita di sempre dell'Idle CC, giocata e
ovviamente perduta a Lodi il 9 aprile 1989, vedeva in campo
(in ordine di battuta; tra parentesi i punti realizzati)
Vittorio Riccaboni (4), Marco Riccaboni (0), Uggè (0),
Leonelli (0), Paolo Riccaboni (0), Banga (0),
Cotta (11), Gendarini (4), Landi (0 n.o.), Paganotto (0) e Maiocchi (0).
La buona forma del club dopo diciotto anni, con almeno tre
dei fondatori ancora in bianco (Vittorio Riccaboni, Marco
Landi e Carlo Gendarini), e il grande sviluppo logistico e
organizzativo (ora abbiamo un nostro campo, bellissimo, una
club house, organizziamo un torneo internazionale e
giochiamo spesso in trasferta) testimonia della
lungimiranza dei fondatori.
Nel corso degli anni molti giocatori hanno vestito i colori
del club, alcuni accasandosi definitivamente, altri dovendo
abbandonare a causa di trasferimenti (e sono soprattutto
stranieri), altri ancora emigrati in squadre più blasonate.
Ci piace citare qui il primo straniero del club,
David Hogarth, sportivo famoso per aver praticamente
imparato a sciare in Inghilterra e a giocare a cricket
in Italia, e, tra gli stranieri della primissima ora, il
temibile Banga (addestrato al viver civile italiano e ai
rapporti con le ragazze dal conte Cotta).
Nel corso degli anni giungeranno quindi in ordine sparso,
tra italiani e stranieri, Steve Williams (l'inappetente, al mattino si rifiuta
di "lunchare"), David Pidgeon e Silvio Leydi (1990), Manoj Sachdev e David Blain (entrambi alla fine del 1990; David è
stato forse il miglior battitore che l'Idle abbia mai
avuto), Gian Carlo Attolini (1991), Stephen Osborne, Nirosha Ramanayake e Paolo Pisa (1992).
Il 1992 deve essere ricordato. Non solo abbandoniamo il
Campaccio per il Radish, ma vinciamo anche il Campionato
Italiano 6-a-side a Cortina e partecipiamo, sotto
mentite spoglie, all'European Cricket Cup a Worksop.
Inoltre Vittorio Riccaboni continua la sua avventura in
Nazionale.
Kamal Kariyawasam, Hans W. Knüpfer
e Andrea de Vecchi
giungeranno nel 1993, Dilum Ramanayake, Robert Hasson, Massimo Boiocchi e Giovanni Torti nel 1994 porteranno come dote il nuovo
pitch artificiale che troneggia da allora al centro del
Radish, poi arriveranno John Skibinski (1995), Damith Wellawatta e Naseer Kitchill (1996).
Nello stesso 1996 il club decide di ritirarsi dall'attività
agonistica organizzata dall'Associazione Italiana Cricket.
Il passo è doloroso e per certi aspetti al buio, ma alla
fine dell'anno anche i più scettici dovranno ricredersi.
L'anno successivo, quasi a voler cementare sia i rapporti
interni che la presenza della squadra sul proprio campo,
acquisteremo e monteremo il pavillion. Ormai siamo proprio
un club di cricket.
Il 1996 vede anche l'avvio del "Golden Duck", torneo internazionale 8-a-side che
l'Idle CC organizza dal nulla e che nel corso degli anni
diverrà un appuntamento fisso per molte squadre europee.
Riprendono anche gli arrivi: Andrea Tassi (1997), Graham Kelsey, Philip Sanders, Peter Rapps con Luigi
Rosa e Mario Martinoli (1999) rafforzano la squadra e vanno a
colmare i vuoti lasciati dalle partenze.
Il nuovo millennio, oltre a rinsaldare lo spirito
competitivo e amicale che ormai lega tutti i giocatori,
vecchi e nuovi, ci regala Sebastian Galperti (2001),
Tommy Svensson (2002), Sandeep "Sunny" Singh e Adam Grapes (2003), Daniele Cancellieri (2004), Lingendren "Raj" Rajendren
(2005). Nel 2006 ritornano
all'ovile dopo qualche anno Damith Wellawatta e Stephen Osborne e giungono anche Dusantha Wickramaratne e Shantha Smararasinghe.
Gli innesti ci portano a vincere nel 2007 la President's
Cup, torneo 20/20 tra noi, il Milan CC e l'Euratom CC, che
concludiamo imbattuti, e a raggiungere la finale di Zuoz,
dove perdiamo con il Liceo una partita stregata (ma qui ci
aiutano un paio di amici inglesi: "Quick" Nick Bachalor e
Raimondo Mordini, purtroppo infortunato). In più, dopo anni
di amichevoli, partecipiamo a un campionato federale (la
serie C) classificandoci quinti, unica squadra con
giocatori italiani in campo. I giocatori aumentano sempre e
arriva Haq Ziauel.
Con il 2008 ancora grandi novità: dopo un anno a mezzo
servizio passano definitivamente con noi
Dian De Silva e Indika Ponnapmerumage, dai quali ci aspettiamo molto. E
ancora: si rifà il pitch dopo quattordici anni di
onorato servizio e si innalzano i nets fissi.
Ma soprattutto festeggiamo il nostro ventesimo
anniversario.
Il 2009 brilla soprattutto per la vittoria al torneo di
Zuoz, ancora una volta con Nick e Raimondo (quest'anno in
piena forma), in una finale tutta italiana contro il Milan.
In realtà la vera finale si è giocata il sabato, quando
abbiamo battuto all'ultima palla dell'innings i detentori
del Monaco (200 a 201).
In compenso i nuovi nets vengono distrutti (atto vandalico
o grande nevicata? ciascuno ha una sua idea). Per il resto
bella trasferta in Olanda e ottime partite in casa.
Molti altri hanno giocato con
noi, chi una o
due partite, chi di più, soprattutto nelle trasferte.
Tutti sono diventati amici. A tutti un grande grazie.
OTTOBRE
2017
Dopo 25 anni di partite, il Radish Cricket Ground ci è
stato tolto.
ESTATE 2019
Abbiamo il nuovo campo. Ora lo si deve solo attrezzare.
2020
Tutto era pronto per il lavori al campo.
Tutto è fermo per l'epidemia.